Ritorna “#UP, percorsi per crescere alla grande”, il progetto di Regione Lombardia per il sostegno educativo di preadolescenti, adolescenti e giovani adulti con una veste rinnovata e ancora più inclusiva.  Aperto ieri l’avviso pubblico destinato alle ATS, il progetto prevede una solida alleanza tra Istituzioni e un impegno economico di 7 milioni di euro.

Giovani seguiti per dodici mesi e periodo di follow up

Quest’anno per far fronte alla sempre maggiore richiesta delle famiglie e del territorio e per rendere più funzionale un percorso di inclusione sociale è stata allargata innanzitutto la platea dei beneficiari. Non solo adolescenti e giovani adulti, ma anche preadolescenti a partire dagli 11 anni di età.  Anche il percorso di inclusione sociale subirà dei cambiamenti. Il lavoro avrà un arco temporale di dodici mesi e sarà seguito da un periodo di follow up dopo la chiusura.

Come agire su disagio, isolamento sociale, violenza, abbandono scolastico e dipendenze

Per rendere più funzionale il progetto destinato  a famiglie con minori in condizioni di disagio, l’assessore alla famiglia, solidarietà sociale, disabilità e pari opportunità Elena Lucchini  ha chiamato a raccolta tutte le istituzioni. «L’emergenza educativa – ha detto – va affrontato costruendo una solida alleanza tra istituzioni. Attraverso la nostra rete sociale e sociosanitaria realizzeremo percorsi virtuosi  di protagonismo e responsabilizzazione dei ragazzi. È importante supportare i genitori  e investire sulla prevenzione intercettando tempestivamente situazioni di disagio come isolamento sociale, comportamenti violenti, abbandono scolastico e dipendenze».

Le nuove misure  per giovani #UP   

Nelle parole dell’assessore Lucchini la volontà di potenziare i servizi territoriali impegnati quotidianamente ad accompagnare le famiglie che vivono situazioni di fragilità per offrire ai giovani e giovanissimi adeguate opportunità per apprendere, sperimentare, sviluppare capacità, aspirazioni e talenti.  I destinatari del progetto saranno giovani tra gli 11 e i 25 anni che manifestano disagio psicologico, isolamento sociale, abbandono scolastico e comportamenti a rischio.

Team multidisciplinare e percorsi personalizzati

A dare maggiore forza al progetto il percorso di sostegno ed inclusione sarà gestito da un team multidisciplinare.  A partire dall’esigenza dell’adolescente e con il coinvolgimento diretto della famiglia, saranno attivati dei percorsi personalizzati.

I numeri della precedente edizione  

La base da cui partire è solida. La sperimentazione avviata nel 2019 infatti  ha permesso di finanziare percorsi rivolti a 1558 adolescenti e giovani. La fascia di età maggiormente coinvolta è stata quella dai 13 ai 17 anni (il 66% dei casi), seguita dalla fascia di età tra i 18 e i 22 anni (29%). Nel 30% dei casi a beneficiare del servizio sono stati nuclei familiari monogenitoriali con situazioni di estrema fragilità.

 

 

Di Federica Bosco

Giornalista professionista e scrittrice, responsabile e coordinatrice del blog Obiettivo Milano

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