Milano sempre più green, ma per essere davvero in linea con le politiche europee sulla salvaguardia e la rigenerazione ambientale occorre fare i conti anche con l’amianto.
La presenza di amianto a Milano
Secondo le stime dello Sportello Amianto Nazionale sono oltre 8 mila le tonnellate di materiale di asbesto presenti a Milano. Una superficie di oltre 470 mila metri quadrati da bonificare su un territorio che si estende per 181,76 chilometri quadrati.
Numeri che preoccupano i cittadini, ancor più se si considera che negli ultimi 20 anni la dispersione della polvere d’amianto è stata responsabile di 7000 casi di mesotelioma pleurico solo in Lombardia. Oggi epicentro della malattia con oltre il 25% dei casi nazionali.
Milano niente Sportello Amianto Nazionale
A Milano la maggior parte dei siti da bonificare si trova nelle case popolari. I cittadini impotenti ne hanno più volte denunciato la presenza, ma senza sapere come mettersi in sicurezza. Per cercare risposte molti residenti si sono rivolti proprio allo Sportello Amianto Nazionale che da otto anni è presente in Italia. Nato nel 2017, quando esisteva solo lo sportello di Casale, il servizio oggi raggiunge 4000 comuni e copre un bacino di 12 milioni di cittadini. Ma nell’elenco dei comuni che hanno sottoscritto il protocollo d’intesa Milano non c’è.
«Facciamo presente regolarmente a tutti i comuni italiani come aderire al nostro servizio», puntualizza Fabrizio Protti, presidente dello Sportello Amianto Nazionale.
Cosa chiedono i cittadini
«La forza del nostro servizio è di essere centralizzato – aggiunge Protti -. Se avessimo uno sportello in ogni comune avremmo bisogno di 4000 volontari e saremmo poco sostenibili per i comuni. Oggi abbiamo una trentina di volontari che turnano in un call center, abbiamo una linea attiva su WhatsApp e dunque siamo in grado di rispondere a domande semplici o complesse, per le quali ci riserviamo di dare una risposta in 24 ore».
Cosa deve fare un comune per aderire allo Sportello Amianto Nazionale
I comuni aderenti sottoscrivono un protocollo d’intesa che prevede il versamento di una donazione pari a due centesimi ad abitante con un range che va da 250 euro annui per i comuni più piccoli, a 5000 euro per i più grandi». Tante le domande che arrivano puntuali ai volontari dello Sportello Amianto Nazionale allo 0681153787. «C’è chi vuol sapere quali sono i laboratori di zona dove fare le analisi dell’amianto; chi vuole segnalare la presenza di amianto sul tetto e chi invece vuole avere una prima informazione sulle tecniche di bonifica da adottare». Tutto senza allarmismi. «Esortiamo il cittadino a capire che l’amianto è un rischio e come tale va gestito – prosegue il Presidente -, ma il messaggio dello Sportello Amianto non è quello di alimentare un clima di terrore, ma di consapevolezza».