New York ha detto stop agli affitti brevi,  Milano  invece vede ancora lievitare  la domanda (+15% nell’ultimo anno) e di conseguenza il caroaffitti. Un fenomeno che ha generato un fuggi fuggi verso l’hinterland milanese di famiglie e lavoratori. Non solo, il mercato è sempre più proibitivo anche per gli studenti universitari fuori sede. In attesa di una presa di posizione concreta delle Istituzioni, un primo segnale incoraggiante arriva dal terzo settore con Fondazione Girola Onlus.

Fondazione Girola Onlus soluzioni per studentesse universitarie

Fondazione Girola ONLUS mette a disposizione di studentesse universitarie 14 posti letto completamente gratuiti in camera doppia. Si tratta di villa con giardino nelle vicinanze della fermata Marche M5. Una  soluzione concreta di un ente no profit che eroga annualmente oltre 600.000 euro in borse di studio a ragazzi orfani e accoglie persone anziane in minialloggi sul territorio milanese.

Un tutor per conoscere Milano

La Residenza, aperta dal 2012, consente alle studentesse di condividere la vita universitaria in una condizione facilitata dove tutta la gestione della struttura è a carico della Fondazione Girola. Qui le ragazze dovranno provvedere in autonomia solo alle spese per il vitto. Inoltre, nella struttura è presente una responsabile della Fondazione che, oltre a provvedere all’amministrazione della Residenza, provvede a coadiuvare la vita universitaria milanese delle ragazze.

I requisiti per presentare la domanda

Possono fare domanda tutte le ragazze orfane di uno o entrambi i genitori, residenti in Lombardia che sono iscritte a una qualunque delle facoltà universitarie milanesi.

Per  ricevere tutte le informazioni necessarie occorre scrivere a residenzauniversitaria@fondazionegirola.it o chiamare dalle 9:00 alle 12:30 e dalle 14:00 alle 16 allo 028690331.

Una goccia nel mare non basta per porre un freno al caroaffitti

L’offerta di Fondazione Girola non può essere però una iniziativa isolata. Lo sanno bene gli studenti che ieri hanno manifestato con tende e gazebi davanti al Politecnico.  Un anticipo di quanto accadrà nel weekend con l’assemblea nazionale di “tende in piazza”. La manifestazione che porterà a Milano il 16 e 17 settembre  ragazzi provenienti da tutta Italia e, per la prima volta, anche altre categorie di lavoratori.

Il comune di Milano contro il caroaffitti

Il Comune di Milano vorrebbe andare nella stessa direzione di New York per arginare il fenomeno degli affitti brevi che ha ripercussione su tutto il mercato immobiliare. L’idea del sindaco, Giuseppe Sala, è di porre un tetto al fenomeno e di destinare una parte degli immobili in costruzione al Comune per affitti calmierati agli studenti. La strada sembra tracciata anche se molti sono ancora gli ostacoli da superare.

La stretta del governo su affitti brevi

Sul modello New York (stop agli affitti brevi  per meno di 30 giorni a meno che il proprietario risiede nell’alloggio oggetto dell’affitto) anche il Governo italiano intende mettere un freno agli affitti brevi. Per questo nel nuovo ddl in 8 articoli cerca di disciplinare a livello nazionale il settore e di contrastare l’abusivismo. Tra le novità il codice identificativo nazionale (Cin) con l’indicazione del numero di posti letto. Con il Cin sarà poi possibile  inserire le unità immobiliari  nel sito  istituzionale del ministero del Turismo tra le strutture ricettive. Chi lo possiede sarà dunque autorizzato ad esercitare l’attività e dovrà indicarlo negli annunci pubblicati sui propri siti. La mancanza del Cin comporterà una sanzione pecuniaria da 800 a 8000 euro.

 

 

Di Federica Bosco

Giornalista professionista e scrittrice, responsabile e coordinatrice del blog Obiettivo Milano

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