Una app per mappare i casi di Covid in Regione Lombardia. Si chiama AllertaLom ed è già utilizzata per le allerte della protezione Civile, ma dall’inizio dell’emergenza permette  agli oltre 50 mila utenti di ricevere notifiche e informazioni per monitorare e mappare la diffusione di Covid 19.  Per aderire è necessario scaricare su apple store o su google play store la App, quindi entrare nella banda rossa denominata Coronavirus e cliccare su cercacovid.  La sezione Coronavirus e il questionario permettono una sorta di ‘triage’ a distanza,  in forma anonima, mettendo a disposizione dell’Unità di Crisi regionale e degli specialisti informazioni complete facendo la propria anamnesi, indicando eventuali malattie pregresse  e se è stato fatto il tampone. A seguire viene richiesto di indicare la zona di residenza e la località di lavoro e ancora le modalità e la frequenza  di uscita dall’abitazione. Nella seconda parte si focalizza l’attenzione sui sintomi da covid (febbre, tosse, congiuntivite, dolori articolari, raffreddamento) tutto ciò per fare la mappa del contagio e la relativa diffusione sul territorio lombardo.

“Questo è il primo tassello del progetto CERCACOVID di Regione Lombardia, sviluppato – attraverso la digital company ARIA S.p.A – in collaborazione con medici e ricercatori dell’Ospedale San Matteo e dell’Università degli Studi di Pavia. – fanno sapere in Regione Lombardia – E’ così possibile fare scelte sempre più mirate nella gestione dell’emergenza sanitaria (es. individuare in anticipo l’emergere di eventuali nuovi focolai) e sviluppare analisi statistiche ed epidemiologiche indispensabili sia per il presente che per il futuro. L’obiettivo ultimo è incrociare l’analisi dei dati raccolti con altri dati a disposizione di Regione Lombardia e, partendo delle evidenze cliniche fornite dalle strutture sanitarie e dai presidi sul territorio regionale, calcolare il grado di rischio di contagio, rafforzando così le tutele per tutti i cittadini, sintomatici e asintomatici”.

 Gli utenti sono invitati a ripetere ogni giorno la compilazione del questionario, aggiornando il loro stato di salute.

Le informazioni raccolte contribuiscono ad alimentare una “mappa del rischio contagio” continuamente aggiornata, che permette agli esperti di sviluppare modelli previsionali sul contagio, localizzare le zone con maggiori probabilità di ospitare un focolaio attivo, o a individuare la ripresa del contagio in zone considerate meno a rischio.

 

 

Di Federica Bosco

Giornalista professionista e scrittrice, responsabile e coordinatrice del blog Obiettivo Milano

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *