Cristiano è uno dei volontari della cooperativa “Lotta contro l’emarginazione” che, insieme a Croce Rossa Italiana e Comunità Nuova, presta servizio ai margini del bosco di Rogoredo per aiutare i ragazzi che fanno uso di stupefacenti ad uscire dal tunnel della droga.

Ambulatorio mobile per esami di routine

«Innanzitutto, cerchiamo di ridurre i danni collaterali causati dal consumo di sostanze e per questo abbiamo attivato un ambulatorio medico mobile posizionato nei pressi della stazione di Rogoredo – spiega Cristiano -. In questo modo possiamo monitorare i giovani che frequentano il bosco e teniamo sotto controllo la situazione da un punto di vista medico».

Prevenzione e formazione per guarire l’anima

Un servizio utile, ma non sufficiente ad arginare la piaga della droga che da anni caratterizza la zona ed allora i volontari cercano di intercettare i bisogni e capire il male dell’anima che affligge questi giovani. Un lavoro complesso che richiede un impegno corale di istituzioni e mondo del volontariato. «Anche gli ordini professionali potrebbero aiutarci a debellare questa piaga – conclude Cristiano – lavorando con noi sul territorio con attività di prevenzione e di formazione per le nuove generazioni».

Di Federica Bosco

Giornalista professionista e scrittrice, responsabile e coordinatrice del blog Obiettivo Milano

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