Il concetto di condivisione si eleva alla massima potenza a Villapizzone dove, nella residenza un tempo di
proprietà della famiglia Radice Fossati, nel 1978 è nata la prima Comune del territorio. A dare il via ad un progetto del tutto nuovo di convivenza furono i coniugi Volpi, reduci da un’esperienza di vita in Africa e da un gruppo di padri gesuiti.

In pochi anni le famiglie sono diventate sei, tutte accomunate da una esperienza di cooperazione all’estero e dal desiderio di realizzare un progetto di apertura verso gli altri, che ancora oggi è il leitmotiv della comunità.

Quel cancello sempre aperto

«Il grande cancello su piazza Villapizzone è sempre aperto, chiunque da noi trova ospitalità ed un pasto caldo. Spesso arrivano minori non accompagnati e ragazzi che hanno avuto un percorso di vita difficile- racconta Massimo, uno dei fondatori -. Grazie ad un progetto con il CAM (centro di aiuto ai minori) offriamo loro un ambiente famigliare sano. Non solo, siamo di supporto alle mamme sole del quartiere che hanno difficoltà nella gestione dei bambini».

Cassa comune

Tanta solidarietà che si autofinanzia. «Tutti gli stipendi vengono versati in una cassa comune, poi il presidente, nominato dagli abitanti in forma democratica, destina una cifra ad ogni famiglia a seconda delle esigenze dei singoli. Il resto viene investito nella struttura per apportare migliorie». Un grande senso di lealtà e di fiducia si respira in questo luogo che negli anni ha visto transitare oltre 300 persone tutte rimaste nei cuori di chi vi abita. «Abbiamo voluto conservare ogni ricordo ed abbiamo perciò realizzato un murales con tutte le foto di chi ha condiviso la nostra esperienza anche solo per pochi giorni – riprende Massimo -. Con alcuni siamo rimasti in contatto, altri sono transitati nella nostra vita come meteore, tutti comunque ci hanno arricchito».

La locanda sociale, vittoria di squadra

La vita sembra scorrere più lenta in questa oasi di pace tra il momento conviviale del caffè del mattino, a cui prendono parte anche gli anziani del quartiere, e le merende del pomeriggio. Ogni occasione sembra essere quella giusta per condividere un pensiero o un’idea, come quella di realizzare una locanda sociale che, in pochi mesi, è diventata realtà. Un traguardo che, per gli abitanti della comunità di Villapizzone, è una vittoria di squadra a cui tutti hanno dato un contributo.

Di Federica Bosco

Giornalista professionista e scrittrice, responsabile e coordinatrice del blog Obiettivo Milano

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