Là dove droga, degrado e racket padroneggiano, Vito ha scelto di restare, di scommettere sul suo locale e addirittura di rilanciare. Vito è un commerciante, lo conoscono tutti. Da anni è il volto e il nome della macelleria del mercato di Lorenteggio-Giambellino. La sua fama ha varcato i confini del quartiere
ed ogni qual volta si parla di macelleria milanese il suo locale è sempre tra i più gettonati. La bontà dei suoi piatti ha convinto anche i più scettici ed allora nonostante la crisi, l’avvento dei grandi centri commerciali e il degrado che appare tutto intorno, lui negli ultimi anni ha deciso di ampliare l’attività e di acquisire anche il bar del mercato coperto.

Un’oasi nel deserto

Quando andiamo a conoscerlo rimaniamo sorpresi dalla folla di gente che attende con il numerino in mano il proprio turno. Il contrasto con l’ambiente circostante è evidente. Tutto intorno al suo locale solo saracinesche abbassate. «Le attività sopravvissute alla crisi sono sempre meno – ci racconta non appena riusciamo a strapparlo ai clienti – io ho scommesso sul mio lavoro. Sarebbe stato più semplice lasciare questo posto e trasferirmi in centro o in zone più frequentate, ma io sono cresciuto a Giambellino ed è qui che voglio restare». Una scelta coraggiosa che è difficile da comprendere. Ad eccezione di un bar a pochi metri di distanza, il resto è un chiaro agglomerato di attività commerciali in agonia, pronte a esalare l’ultimo respiro prima di abbassare definitivamente la saracinesca.

Un aiuto dal terzo settore

Un destino che Vito non vuol neppure immaginare ed allora per non restare solo e quindi compromettere anche il suo lavoro, ha deciso di investire nel mercato comunale. Ha acquisito il bar e affidata la gestione al cugino, poi non pago, ha invogliato associazioni e enti del terzo settore a farsi dare spazi per eventi, momenti di aggregazione e feste con il risultato che questo luogo sopravvive ed è oggi anche meta dei ragazzi.
Un’inversione di tendenza che porta il suo nome. Un modello di economia a chilometro zero che funziona e che potrebbe essere replicato anche in altri quartieri.

By Federica Bosco

Giornalista professionista e scrittrice, responsabile e coordinatrice del blog Obiettivo Milano

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