È un piccolo polo tecnologico nato in uno dei quartieri più periferici e degradati di Milano, Gratosoglio. Un fiore nel deserto con il quale far crescere un’oasi di benessere per chi vive sul territorio e per chi ha delle fragilità. Si chiama In TEC ed è un progetto unico, realizzato da Andrea Miotti, imprenditore ed educatore.  Già noto a Milano per aver creato il gruppo Impronta, Andrea ha ampliato la sua attività: dopo  la ristorazione  (panificazione e distribuzione) e il primo delivery gestito da ragazzi con disabilità, ha puntato sul tec.

IN TEC la cooperativa sociale di tecnologia inclusiva

«Questa nuova sfida – spiega Andrea Miotti – ha lo scopo di creare inclusione lavorativa di giovani svantaggiati o con fragilità di diversa natura in un nuovo settore che è in forte espansione». Il progetto, nato nel 2022 con la prima edizione, ha dato da subito segnali molto incoraggianti tanto che oltre l’80% degli allievi ha trovato lavoro. Di questi il 90% direttamente in IN TEC.  Una storia di successo replicata nel  2023 con due nuovi progetti lavorativi che coinvolgono circa trenta ragazzi tra i venti e i quarant’anni.

Il gruppo di lavoro di IN TEC

«Il tutto nasce da una collaborazione con un’azienda, Esprinet, con cui facciamo anche il delivery – prosegue -. Loro vendono prodotti tecnologici ed hanno avuto la necessità di compilare le schede prodotto. Questa è diventata una opportunità di lavoro  per i ragazzi fragili di In Tec, così nel settembre 2022 abbiamo fatto la convenzione, scelto cinque ragazzi  e grazie al tutor Antonio si è creato un bel gruppo di lavoro». Ogni gruppo di lavoro IN TEC è costituito da cinque persone. Insieme riescono a rendere facile un lavoro che richiede concentrazione, attenzione e responsabilità. «La cosa bella è la coesione del gruppo e il fatto che l’azienda è estremamente soddisfatta di quello che stiamo facendo – sottolinea Miotti -. Loro sono Andrea, Quincy, Pierluigi, Davide e Andrea, ragazzi con una formazione scolastica differente che da un anno e mezzo hanno intrapreso questa avventura con grande soddisfazione».

Quincy e gli altri ragazzi

Quincy è una di loro. Ha 25 anni, una disabilità apparentemente lieve e tanta voglia di apprendere. Dopo aver fatto il percorso di formazione in IN TEC, è stata assunta dalla stessa azienda. «In questo momento mi occupo di un progetto con Esprinet per la compilazione di schede prodotto da destinare al consumatore finale. Il lavoro consiste nell’abbinare dei codici a delle schede prodotto dove sono riportare le informazioni  e le fotografie.  Devono essere inserite poi sul portale dell’azienda».   Quattro ore di lavoro (dalle 9 alle 13) in un ambiente  dove la parola d’ordine è collaborazione. «Qui non esiste competizione ma solo collaborazione – fa notare Andrea – . Chi ha una difficoltà trova nel vicino di “banco” una mano a cui aggrapparsi per superarla. Il team funziona bene e la conferma arriva dalle stesse aziende che scelgono noi per lavori di data entry e di packaging».

Gestione dell’e-commerce, in IN TEC si può fare

Più recentemente  è iniziata una seconda attività con l’associazione Essere Animali. «Noi curiamo il loro sito e-commerce che ha due picchi di lavoro  nel periodo natalizio con la vendita dei panettoni e di Pasqua con le colombe – racconta Andrea -. In questo periodo il lavoro si quadruplica e dunque ad Alessandro, che ha la gestione del progetto, si affiancano altre professionalità. È un lavoro impegnativo perché richiede organizzazione».

Alessandro e il lavoro nell’e-commerce

Alessandro, 30 anni, un diploma in agraria e tanto entusiasmo. Soffre di una disabilità psichica che non gli impedisce però di gestire l’ e-commerce dell’associazione. Per svolgere al sua attività è affiancato da un tutor, Antonio.  «Il lavoro  è diviso in due fasi una informatica e una manuale», racconta Alessandro. È entusiasta del suo lavoro che richiede attenzione, responsabilità e precisione.

Il valore del gruppo

Nei periodi di massimo flusso, a Natale e Pasqua, si fa aiutare dalla squadra di IN TEC. «Nella prima fase devo controllare gli ordini: verificare se è corretto il pagamento e se sono presenti tutti i dati di fatturazione: indirizzo e numero di telefono. Il passo successivo prevede il controllo  del prodotto e della quantità per realizzare  l’etichetta. Una volta fatto ciò si passa alla presa in carico del prodotto dal magazzino su cui si applica l’etichetta e si allega le lettera di vettura per la spedizione» dice, mentre con gli occhi chiede l’approvazione di Antonio, il suo tutor. «Può capitare di sbagliare, ma la percentuale di errore è in media di 3 su 400, quindi molto bassa», ammette Antonio.  Alessandro sorride orgoglioso e saluta. In questo angolo di Milano, nascosto tra i palazzi di Gratosoglio si respira aria di festa non solo per l’imminente Natale, ma anche perché qui, più che in ogni altro luogo, il lavoro nobilita l’uomo.

Di Federica Bosco

Giornalista professionista e scrittrice, responsabile e coordinatrice del blog Obiettivo Milano

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