Grazie ai fondi del PNRR i ricercatori delle Università di Milano con MUSA progettano la rigenerazione urbana, sviluppano programmi di telemedicina e monitorano categorie fragili; mentre un software basato sull’intelligenza artificiale va a caccia delle parole d’odio in rete

Cos’è MUSA

Tutto ruota intorno all’intelligenza artificiale. Nella Milano del futuro un algoritmo sarà in grado di individuare le falde d’acqua nascoste; un software di monitorare i soggetti fragili a distanza e un progetto di rigenerazione urbana di utilizzare l’acqua piovana in agricoltura. Sono alcune delle  attività di ricerca che stanno prendendo forma nell’ambito di MUSA (Multilayered Urban Sustainability Action).  Il progetto è stato finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca con un investimento di 116 milioni di euro.

Giovani ricercatori  per costruire la Milano del futuro

Per la sua realizzazione sono coinvolti 973 ricercatori. Per lo più giovani (l’età media dei professionisti impiegati è di 32 anni) e il 55% sono donne. Questi i  dati consegnati alla stampa nei giorni scorsi presso l’aula Magna dell’Università Milano Bicocca.  All’appuntamento era presente il sindaco, Giuseppe Sala, la Presidente di MUSA e rettrice dell’Università Milano Bicocca, Giovanna Iannantuoni, e i massimi dirigenti delle Università e degli enti coinvolti.

Un ambiente urbano sostenibile e inclusivo

«MUSA ha l’obiettivo di creare un ambiente urbano sostenibile e inclusivo a Milano. La tecnologia e al ricerca devono colmare le diseguaglianze, abbattere le emissioni, creare efficienza e risparmio – ha sottolineato Giovanna Iannantuoni, Rettore dell’Università di Milano Bicocca -. Il nuovo ecosistema per la rigenerazione urbana e la sostenibilità sarà poi utilizzabile anche su scala regionale e nazionale».

A Milano il 27% delle start up innovative

«Musa rappresenta un innovativo modello di collaborazione fra pubblico e privato in grado di creare valore per il tessuto sociale ed economico, come dimostrano i 194 giovani ricercatori assunti e gli altri che saranno assunti nei prossimi mesi», ha fatto notare la Presidente Iannantuoni.  Sulla stessa lunghezza d’onda Alessandro Spada, presidente di Assolombarda che nell’occasione ha aggiunto: «A Milano e in Lombardia, infatti, si concentra il 20% di spesa di ricerca e sviluppo e hanno sede il 27% delle start up innovative. Ora occorre agire per colmare il gap che ancora esiste a livello internazionale. Per questo è importante rafforzare la collaborazione tra mondo della ricerca e sistema delle imprese con l’obiettivo, tra gli altri, di favorire lo sviluppo di competenze coerenti con le richieste del mercato del lavoro».

Con Human Hall 18 progetti per monitorare le categorie a rischio

Tecnologia e innovazione al servizio della città. Con questo spirito nell’ambito di Human Hall, il centro di ricerca del progetto MUSA che favorisce l’inclusione, sono stati avviati 18 progetti dedicati al monitoraggio delle categorie a rischio, dagli stranieri, alle donne vittime di violenza, mentre un software basato sull’intelligenza artificiale monitora l’hate speech on line, le parole d’odio in rete.

Di Federica Bosco

Giornalista professionista e scrittrice, responsabile e coordinatrice del blog Obiettivo Milano

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