Battere l’ictus sul tempo, riconoscendo i sintomi e chiamando tempestivamente i soccorsi, è  questo l’obiettivo della campagna Fast Heroes rilanciata dall’associazione A.L.I.Ce. Italia OdV (Associazione per la lotta all’ictus cerebrale) nella giornata dedicata alla festa dei nonni. Una campagna didattica internazionale, nata in Grecia nell’università di Salonicco, e rivolta ai bambini delle scuole primarie per insegnare loro, attraverso le avventure di Matteo e di nonno Franco, a riconoscere i sintomi della malattia e ad agire celermente.

Educazione digitale per riconoscere i sintomi dell’ictus

Con attività ludiche, materiali didattici e brevi video di animazione i bambini imparano a conoscere l’Ictus  e diventano supereroi che salvano i nonni. Il protagonista del progetto, che si basa appunto sul legame speciale che unisce nonni e nipotini, è Matteo, un bambino che si trasforma in un eroe FAST e salva la vita a nonno Franco.

Fast acronimo di faccia, braccia, linguaggio e tempo

FAST, che in inglese vuol dire veloce, è anche l’acronimo dei principali sintomi dell’ictus cerebrale:

  • F come face(faccia): chiedere alla persona che manifesta sintomi al volto (il più comune è la ‘bocca storta’) di sorridere per verificare una eventuale paresi facciale;
  • A come arms(braccia): chiedere di provare a sollevare entrambe le braccia, non sottovalutando se anche solo una non riesce a stare su;
  • S come speech(linguaggio): chiedere di ripetere o elaborare una frase semplice perché in caso di ictus si hanno grandi difficoltà a eseguire questo facile compito;
  • T come time(tempo) ma anche come telefono: riscontrando uno qualunque di questi sintomi è importante chiamare i soccorsi (112) il più velocemente possibile.

 I nonni soggetti più a rischio

Sono circa 12 milioni i nonni in Italia. Uno su tre si occupa dei nipoti tutti i giorni e circa la metà se ne prende cura almeno un paio di volte alla settimana. Il legame emotivo tra nonni e nipoti rappresenta un punto fermo nella vita dei piccoli e può diventare un ancora di salvezza quando si verifica un evento trombotico grave.

L’ictus nemico da battere sul tempo

In Italia, l’ictus è la terza causa di mortedopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie e rappresenta la prima causa di invalidità. Ogni anno si registrano circa 100.000 casi, di cui il 20% sono recidive. L’età media delle persone colpite è di 70 anni e, secondo i dati sociodemografici, fino al 50% di loro sono nonni.

Un gioco salvavita per i nonni

Da queste statistiche è nata l’idea ad A.L.I.Ce. Onlus di insegnare ai piccoli attraverso il gioco a riconoscere i sintomi e a chiamare i soccorsi tempestivamente. Non solo, e se fossero proprio i nipoti il veicolo attraverso il quale informare ed educare i nonni e i parenti? L’ictus è una patologia tempo dipendente, vuol dire i risultati positivi che possono essere ottenuti grazie alle terapie disponibili (trombolisi e trombectomia meccanica) sono strettamente legati alla tempestività con cui si interviene.

Nonno Franco e il trombo malefico

Il tutto avviene attraverso i racconti degli eroi FAST, ognuno alle prese con il “Trombo malefico” e con uno specifico sintomo che intacca le sue speciali capacità. Nonno Franco, ad esempio, è un campione di smorfie ma, colpito dal Trombo, ha momentaneamente perso la capacità di muovere un lato del viso. A salvarlo è il piccolo nipote, Matteo appunto, che, come un vero supereroe, ha chiamato i soccorsi correttamente in tempi rapidi. Il progetto si articola su tre differenti piani di formazione rivolgendosi a insegnanti, famiglie e bambini e le attività possono essere distribuite nell’arco di 5 settimane.

Agire subito per ridurre la disabilità futura dei nonni colpiti da ictus

«Grazie al progetto FAST Heroes ci auguriamo di riuscire a evitare ictus particolarmente gravi, riducendo il rischio di mortalità e cercando di limitare danni futuri, come la disabilità, spesso invalidanti e drammatici sia per la persona colpita sia per la famiglia – dichiara Andrea Vianello, Presidente di A.L.I.Ce. Italia Odv -. Chi manifesta anche solo uno dei sintomi deve essere portato il più rapidamente possibile negli ospedali dotati dei centri organizzati per il trattamento di questa malattia, cioè le Unità Neuro vascolari (Centri Ictus – Stroke Unit). Per promuovere la diffusione del messaggio contiamo sul potente entusiasmo dei bambini e sulla loro voglia e capacità di apprendere e condividere quanto hanno appreso in classe con i propri familiari».

Una community per grandi e piccini

Tutti i dettagli su come aderire alla campagna FAST Heroes sono disponibili sul sito http://fastheroes.com. Possono iscriversi scuole, insegnanti, classi oppure anche singoli bambini, che potranno continuare ad esercitarsi anche a casa con la supervisione dei genitori. Una volta registrati, all’interno dell’area riservata sarà possibile trovare tutti i materiali didattici ed entrare a far parte della community di FAST Heroes. Dirigenti scolastici o insegnanti che hanno bisogno di maggiori informazioni o vogliono ricevere il link di accesso diretto alla piattaforma insegnanti, possono inviare una mail al seguente indirizzo: fastheroes@aimcommunication.eu

 

 

Di Federica Bosco

Giornalista professionista e scrittrice, responsabile e coordinatrice del blog Obiettivo Milano

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