Milano -Una ronda notturna per impedire al racket delle occupazioni abusive di colpire. L’emergenza ai tempi del coronavirus nella Milano delle periferie è anche questa. Abitanti delle case Aler costretti ad organizzarsi in turni per impedire a gruppi di rom di occupare l’appartamento del vicino in ospedale per il coronavirus. Ad essere prese di mira sono soprattutto le famiglie di persone anziane, sole, che costrette al ricovero lasciano incustodite le proprie abitazioni. È un attimo, un passaparola e nel giro di qualche ora arriva l’organizzazione che abbatte la porta con il piede di porco e occupa l’alloggio. La modalità è sempre la stessa ai tempi della pandemia come prima. Un basista, una chiamata, due uomini con una donna, preferibilmente incinta o con bambini molto piccoli. Tutto si consuma nel giro di poche ore e poi è difficile intervenire per liberare gli appartamenti. Ciò che è cambiata è la frequenza. Ormai i numeri si moltiplicano. Nel municipio 4 fanno sapere che le occupazioni sono quotidiane. Non diversa la situazione a Lorenteggio o a Quarto Oggiaro. Chi è fortunato riesce, con l’ausilio delle forze dell’ordine ad impedire l’occupazione o a liberare l’immobile preso di mira dal racket degli appartamenti abusivi. Ma sono casi isolati. Ne sanno qualcosa le istituzioni. Ci hanno provato, ma tranne in pochi casi, gli immobili di edilizia popolare occupati sono rimasti in mano agli abusivi. <<In alcuni appartamenti – spiega Riccardo De Corato, assessore regionale alla sicurezza, all’immigrazione e Polizia locale – l’intervento delle Forze dell’Ordine ha consentito di recuperare gli immobili, in altri, purtroppo, non è stato possibile. Come è accaduto in via dei Cinquecento dove i proprietari di un appartamento sono morti di Coronavirus e l’immobile è stato occupato abusivamente. C’è chi aspetta, quasi dietro l’angolo, il ricovero nelle strutture sanitarie dei legittimi proprietari per compiere questo reato ripugnante>>. Stesso copione in zona Molise Calvairate dove le case in passato prese più volte di mira da famiglie rom abusive, oggi più che mai sono diventate l’altra faccia del dramma di intere famiglie. Il dopo coronavirus in questi stabili si preannuncia ancora più difficile.

By Federica Bosco

Giornalista professionista e scrittrice, responsabile e coordinatrice del blog Obiettivo Milano

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