Quanti bambini DSA ancora oggi si trovano ad affrontare un percorso di studi senza gli strumenti idonei per superare le difficoltà che incontrano? Troppi e i dati sulla dispersione scolastica in Lombardia lo dimostrano. (25,8%, superiore alla media nazionale che si attesta sul 24,7%).

Il progetto “Camminiamo insieme verso il successo”

Per arginare questo problema occorre un lavoro multidisciplinare che metta al centro il bambino. Una metodologia che ha applicato Sonia Servino con il progetto “Camminiamo insieme verso il successo” nel doposcuola “Le Stelle sulla Terra”. Parte da Abbiategrasso e Magenta il lavoro di Sonia Servino, tecnico dell’apprendimento e filosofa, oltre che infermiera specializzata nella didattica inclusiva e nell’educazione dei bambini con disturbi specifici dell’apprendimento.  «Ho sviluppato un approccio innovativo – racconta a Obiettivo Milano -, basato sulla personalizzazione dell’apprendimento».

La cooperativa Anastasis

Per fare ciò Sonia Servino si basa su una serie di attività strutturate con la Cooperativa Anastasis, in un ambiente accogliente e stimolante. Si comincia con quattro incontri in calendario ogni sabato mattina per i ragazzi della scuola secondaria. Dalle 10,30 alle 13, per la comprensione del testo narrativo, del testo in lingua inglese, dello studio attraverso gli indici testuali e della stesura di una mappa, fino alla costruzione di un formulario di grammatica italiana, di aritmetica e di geometria.

Concentrazione, memoria, lettura e scrittura per aiutare i DSA

Il doposcuola viene svolto in gruppi ridotti e prevede attività mirate a migliorare concentrazione, memoria, lettura e scrittura. «Grazie all’uso di tecniche didattiche efficaci, come il visual thinking e il mind mapping – prosegue Sonia – i bambini imparano ad apprendere in modo veloce e divertente. Il doposcuola Le Stelle sulla Terra è particolarmente utile a bambini che hanno difficoltà a seguire le lezioni a scuola, ma anche a coloro che vogliono migliorare le loro performance scolastiche».

Il ruolo di Sonia «Con la filosofia aiuto gli studenti DSA»

Il valore aggiunto di questa iniziativa che oggi coinvolge 60 bambini e 20 volontari è proprio la formazione di Sonia. «La filosofia aiuta i bambini a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e del mondo circostante stimolando il pensiero critico e la capacità di formulare domande – sottolinea l’ideatrice del progetto -. Questo è particolarmente utile per i bambini con DSA che spesso hanno difficoltà ad organizzare idee e pensieri in modo chiaro e coerente. L’infermieristica, invece, aiuta a gestire i problemi di salute, migliora il benessere generale e di conseguenza la loro capacità di apprendimento». In sintesi, la filosofia e l’infermieristica possono essere due strumenti preziosi per il raggiungimento del pieno potenziale dei bambini DSA.

Oltre la scuola

Quello che è iniziato come un doposcuola è diventato oggi qualcosa di più. Un modello di apprendimento che può essere applicato anche a casa. «Fondamentale è l’ambiente di studio che deve essere tranquillo e ordinato, senza distrazioni come televisione o cellulare – dice l’infermiera filosofa –; le attività poi devono essere suddivise in piccoli compiti da completare in tempi prestabiliti. Anche le modalità di memorizzazione sono importanti: associare immagini a parole, creare schemi e riassunti. Infine, per garantire una costante motivazione nei ragazzi è importante il coinvolgimento dei genitori».

Un metodo applicato in 160 scuole

L’approccio innovativo di Sonia Servino ha aiutato molti bambini con DSA a superare le difficoltà di apprendimento ed acquisire fiducia in sé stessi. La filosofia e l’infermieristica sono  aspetti fondamentali nella sua visione educativa che si basa sull’empatia, l’ascolto attivo e la comprensione delle esigenze di ogni alunno. Il successo del suo progetto è dimostrato dalla popolarità del doposcuola attivo in 160 istituti e che continua ad aiutare i bambini a crescere e ad imparare. «Non dobbiamo dimenticare che il sostegno dei genitori e della famiglia è altrettanto importante per il successo dell’apprendimento dei bambini con DSA – conclude Sonia -. Come possiamo garantire che questo supporto sia disponibile per tutti gli alunni? Questo è un punto di riflessione aperto per continuare a migliorare l’educazione inclusiva e garantire pari opportunità a tutti gli studenti».

 

Di Federica Bosco

Giornalista professionista e scrittrice, responsabile e coordinatrice del blog Obiettivo Milano

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