Grazie all’intelligenza artificiale oggi è possibile riconoscere  chi è DSA in anticipo. Il progetto prende il nome di “In tempo con le stelle”.  Realizzato dalla cooperativa Anastasis di Magenta (Milano), ha trovato applicazione con  il programma “In tempo” in alcune scuole primarie del Friuli-Venezia Giulia.

Il metodo scientifico di Giacomo Stella

Secondo le statistiche oggi circa il 20 percento degli alunni nel biennio della scuola primaria manifesta difficoltà nelle abilità di base. Questo significa che un bambino su quattro è incline a evidenziare difficoltà di scrittura, lettura, o calcolo. Riconoscere chi tra questi bambini ha un deficit passeggero e chi invece ha disturbi specifici dell’apprendimento è la scommessa fatta dalla cooperativa Anastasis.  Un obiettivo raggiunto con il metodo scientifico di Giacomo Stella, neuropsicologo luminare in tema di disturbi specifici dell’apprendimento.

Come funziona il progetto per scoprire in anticipo chi è DSA

«Il primo passaggio del programma prevede la formazione del personale docente. Segue un  test per evidenziare le possibili  lacune nella scrittura, nella lettura o nel calcolo – spiega Sonia Servino tecnico dell’apprendimento e filosofa, Presidente della Cooperativa Anastasis -. Una volta definiti i livelli di difficoltà, nei bambini che lo necessitano si attua un percorso di potenziamento mirato. A seguire un secondo test dirà chi davvero è DSA».

In Friuli-Venezia Giulia i primi risultati

Ad avvalorare la tesi di Sonia Servino  della cooperativa Anastasis i risultati ottenuti in Friuli-Venezia Giulia. Grazie alla lungimiranza dei docenti dell’Istituto Comprensivo Roiano-Gretta, della Regione, dell’ufficio scolastico regionale e dell’IRCCS Burlo Garofalo  nel primo anno scolastico è stato indirizzato al percorso di potenziamento il 22,4 per cento di alunni.  Nel secondo anno la percentuale è salita al 28,7 percento. Lo studio ha fatto dunque emergere che tra il primo e il secondo anno le valutazioni di molti bambini sono differenti e questo evidenzia ancora di più la necessità di fare un’attenta analisi degli alunni prima di inviare gli stessi ad un percorso neurologico per DSA.

Il Kit per riconoscere chi è DSA 

Anastasis realizza due tipologie di kit: “in tempo scuola” e “In tempo pro”. Il kit comprende la diagnostica iniziale, il potenziamento per chi ne ha bisogno e la valutazione successiva.  «Tutto viene fatto in modo scientifico.  – aggiunge Sonia -.  Con In tempo scuola viene fatta un’analisi a tappeto nella scuola primaria che aderisce al progetto. Il costo del kit (escluso il professionista) è di 800 euro per 100 bambini. L’investimento in questo caso può essere fatto anche  insieme  alle istituzioni. È quanto accade ad esempio per il comune di Robecco (Mi)».

Il 50 percento degli alunni necessita di un potenziamento

Su cento bambini si prevede una percentuale di potenziamento da riservare circa a 50 alunni che seguiranno un programma di due o tre mesi con lo specialista a domicilio oppure  a distanza con la telemedicina. Al termine della seconda valutazione il programma sarà in grado di dire se il gap è recuperato oppure se il bambino deve essere sottoposto alla valutazione in neuropsichiatria infantile».

I vantaggi di un’indagine precoce per DSA

Una indagine a tappeto su tutti i bambini di una scuola primaria consentirebbe di comprendere chi ha lacune colmabili con esercizi e chi invece deve essere indirizzato ad un centro di neuropsichiatria per essere certificato DSA. «In questo modo si possono abbattere liste d’attesa per visite neurologiche e i costi della Sanità – spiega Servino -. Infatti, solo chi, dopo due test e il potenziamento mirato, risulterà avere ancora dei deficit sarà sottoposto a test neurologico presso una struttura sanitaria e certificato come DSA».  A questo proposito l’indagine fatta in Friuli-Venezia Giulia ha  fatto emergere che un numero di sessioni di potenziamento comprese tra 20 e 27 fatte in 4 o 5 mesi ha permesso di inviare al servizio di neuropsichiatria infantile un numero mirato di bambini della scuola primaria.

Un valido aiuto anche per i bambini stranieri

Se scoprire in anticipo un bambino DSA permette di potenziare le sue aree più deboli e compensare le zone di fragilità, il programma “In tempo” diventa uno strumento essenziale per gli alunni stranieri. L’associazione Ali di Leonardo ha deciso perciò di affiancare la cooperativa Anastasis nella divulgazione del progetto e fornire sostegno ai bambini stranieri che vivono in condizioni disagiate. «Per molte di queste famiglie provenienti da altri Paesi i disturbi specifici dell’apprendimento rappresentano l’ultimo dei problemi – fa notare Gabriella Scrimieri, presidente di Ali di Leonardo -. Noi possiamo fare incontri informativi e formativi per spiegare loro l’importanza di intercettare nei piccoli il disagio anche quando è mascherato da un problema linguistico. In questo modo possiamo garantire loro tutto il sostegno necessario per avere gli strumenti compensativi là dove sono necessari».

Di Federica Bosco

Giornalista professionista e scrittrice, responsabile e coordinatrice del blog Obiettivo Milano

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