Le lancette dell’orologio biologico sono inarrestabili, il trascorrere del tempo, infatti, comporta un decadimento fisico ma anche cognitivo che interessa circa 10 individui su 100 nella fascia di età compresa tra i 65 e gli 80 anni. Numeri che raddoppiano tra gli over 80. L’anticamera della demenza cognitiva è il Mind Cognitive Impairment (MCI) noto anche come decadimento cognitivo  lieve  che si manifesta già intorno ai 60 anni . Di fronte ad un decadimento cognitivo la prima regola da seguire è allenare la memoria. Come? Esistono esercizi specifici e strategie per mantenere attiva la salute mentale il più a lungo possibile e per migliorare le funzioni cognitive nel lungo termine.

Attenzione alla perdita di memoria

Il nostro cervello può essere paragonato ad un personal computer. Nel corso della vita si memorizzano situazioni, eventi, emozioni e tutto viene catalogato in file che custodiamo nel nostro pc. Se questi dati vengono “salvati” in ordine sparso, senza mai catalogarli, succede che ad un certo punto non si trovano più e si va in confusione. Non solo, se non si provvede, ogni tanto, a resettare il nostro computer si rischia che la memoria venga meno e si abbiano i primi vuoti di memoria temporanei. Quando ciò si verifica è bene correre immediatamente ai ripari, cercando di utilizzare le migliori strategie per stimolare il cervello, promuovere la plasticità neurale e contribuire a mantenere attive le connessioni cerebrali, ritardando il deterioramento cognitivo.

Gli esercizi per rallentare il decadimento cognitivo

Come per migliorare la prestazione fisica occorre allenare il corpo, per prevenire il decadimento cognitivo occorre allenare la memoria con alcuni esercizi.

  • Allenamento cerebrale: per potenziare le capacità cognitive è possibile utilizzare programmi come Cognifit o Memory che offrono giochi e test specifici per allenare la memoria.
  • Attività fisica: per mantenere vivo il cervello è opportuno ossigenare il sangue con un buon esercizio fisico. Camminare, nuotare o ballare stimolano la circolazione sanguigna nel cervello e di conseguenza migliorano la memoria.
  • Risolvere cruciverba e giochi enigmistici: con domande e quiz è possibile stimolare il cervello e mantenere viva la memoria.
  • Giochi da tavola strategici: scacchi, risiko e tutte quelle attività che richiedono pensiero critico mantengono attiva la mente e ritardano il decadimento cognitivo.
  • Puzzle e lavori manuali: concentrare la mente su dettagli e problemi aiuta la memoria a restare attiva
  • Mantenere relazioni sociali: interagire con altre persone stimola il cervello e previene il declino cognitivo
  • Coltivare la curiosità: aprirsi a nuove esperienze aiuta a mantenere la mente attiva.
  • Buon sonno: la qualità del sonno è essenziale per vivere meglio e più a lungo ritardando il decadimento cognitivo. Il sonno, infatti, consente al cervello di eliminare i rifiuti come l’amiloide-beta che aumenta il rischio di sviluppare l’Alzheimer.
  • Dieta equilibrata e integratori naturali: Una dieta ricca di frutta, verdura, olio d’oliva, pesce, legumi e cereali integrali offre benefici alla salute del cuore e del cervello. Infatti, i grassi sani riducono l’infiammazione cerebrali, mentre gli antiossidanti aiutano a proteggere le cellule cerebrali dall’usura e dunque aiutano a conservare la memoria. In particolare , secondo uno studio della University of California di San Francisco del 2017, la dieta mediterranea porta ad  una diminuzione del 35% del rischio di deterioramento cognitivo negli anziani. La vitamina D e la frutta secca possono contribuire al miglioramento delle funzioni cognitive.

 

Di Federica Bosco

Giornalista professionista e scrittrice, responsabile e coordinatrice del blog Obiettivo Milano

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