«Attenzione ai pesticidi. Un uso non controllato può avere gravi conseguenze sulla salute». Il monito è della Società Italiana di Neurologia (SIN). Nei giorni dei trattori in piazza ha lanciato un appello affinché venga fatto un uso responsabile e più controlli sui pesticidi. SIN, dunque, lancia un monito agli agricoltori  per un oculato utilizzo delle innovazioni messe a disposizione dal Green Deal. Primo fra tutti l’uso responsabile dei pesticidi affinché non siano impiegati in maniera indiscriminata. Non solo, appoggia agricoltori italiani ed europei contro la decisione dell’UE di voler abrogare il SUR (Sustanaible use regulation of Plant Protection Products). Ovvero il regolamento sull’uso sostenibile dei pesticidi per il dimezzamento del loro impiego nell’UE entro  il 2030.

Pesticidi: la pandemia silenziosa

Secondo la società italiana di Neurologia, infatti i pesticidi chimici sono fra le principali fonti di inquinamento dell’acqua, del suolo dell’aumento della resistenza ai parassiti, nonché di varie malattie croniche dell’uomo, dai tumori alla malattia di Parkinson. A rischio è infatti il normale sviluppo nervoso cerebrale nei bambini e  un incremento di malattie neurologiche negli adulti e negli anziani. Già nel rapporto del WWF del 2022 dal titolo inequivocabile “Pesticidi: una pandemia silenziosa” l’Italia risultava essere il sesto Paese al mondo per

Sotto accusa glifosato

A destare preoccupazione nella Società italiana di Neurologia è in particolare il glifosato. Nel 2017 il Ministero della Salute italiano  aveva revocato l’autorizzazione al suo impiego, ma la recente dichiarazione di voler abrogare il regolamento SUR sui pesticidi rischia di rimettere in campo tra gli altri anche il glifosato. Questo nonostante dati della letteratura scientifica indichino una responsabilità nell’insorgenza di malattie neurodegenerative. «Altri dati confermerebbero anche un’azione pro-infiammatoria dei glifosati a supporto del rischio che un utilizzo indiscriminato e irresponsabile dei pesticidi potrebbe incrementare il rischio di sviluppare non solo patologie neoplastiche e cerebrovascolari, ma soprattutto Alzheimer, Parkinson e Sclerosi Laterale Amiotrofica».

Gli ultimi studi sui lipopolisaccaridi

Un’azione pro-infiammatoria che si ritrova anche nei lipopolisaccaridi. Lo conferma uno studio realizzato  Washington University School of Medicine di Saint Louis. La ricerca, appena pubblicata su Neural Regeneration Research ha evidenziato gli effetti di una esposizione diretta sull’ippocampo già dopo 24 ore, mentre l’azione indiretta si esplica sul microbiota con alterazione della permeabilità intestinale tale da generare una cascata pro-infiammatoria con sviluppo a lungo termine di alterazioni cognitive.

 

Di Federica Bosco

Giornalista professionista e scrittrice, responsabile e coordinatrice del blog Obiettivo Milano

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *