E’ uno dei quartieri di Milano più poveri, a sud ovest della città tra Corvetto e Santa Giulia. Mazzini oggi è ai margini della città, senza ruolo sociale o attrattive per giovani e turisti. La scelta di aprire uno studentato del Politecnico di Milano nelle case Aler riqualificate, potrebbe però cambiare il suo destino. Un’operazione di Aler e Regione Lombardia che ha due vantaggi: ridare vita al quartiere Mazzini e offrire soluzioni abitative a prezzi calmierati a studenti universitari fuori sede.

Una risposta al movimento Tende in piazza

Dopo le contestazioni del movimento “Tende in piazza” che ha visto gli studenti manifestare per la difficoltà di trovare una stanza in affitto a Milano, la risposta delle Istituzioni non si è fatta attendere. Ieri  l’assessore di casa e housing sociale di Regione Lombardia, Paolo Franco, ha partecipato all’inaugurazione della nuova residenza universitaria del Politecnico di  Milano, nell’ambito del progetto di riqualificazione delle case Aler nel quartiere Mazzini.

Mix abitativo e sociale

«La nuova residenza – ha spiegato l’assessore Franco – grazie alla capacità di attrarre numerosi giovani fuorisede, avrà un impatto positivo sul quartiere. Sono fermamente convinto che il mix abitativo e sociale sia la chiave per la rinascita di tante zone. I giovani che arriveranno, grazie al Politecnico, saranno linfa vitale per queste strade e per chi ci abita».

50 milioni per rilanciare il quartiere Mazzini

La residenza Marie Curie situata nei pressi di Piazzale Ferrara, si inserisce nell’ambito di un più vasto programma di riqualificazione dei quartieri. Un’area urbana nella quale sono stati investiti oltre 50 milioni di euro per la ristrutturazione di diversi immobili Aler, per un totale di 500 alloggi.

Due milioni per il nuovo studentato Marie Curie

Per la realizzazione della nuova residenza universitaria che garantisce 213 posti, Regione Lombardia ha investito oltre 2 milioni di euro. Un milione e novecento mila euro sono stati impiegati per il recupero degli spazi destinati ad uffici comunali nel quartiere.

350 euro al mese per un posto letto

La riqualificazione delle case Aler oltre a contribuire alla rigenerazione di interi quartieri, permette di mettere un freno al fenomeno del caroaffitti che negli ultimi mesi ha toccato cifre insostenibili. Rincari che hanno costretto famiglie, professionisti e studenti a cercare soluzioni abitative nell’hinterland. Con il recupero delle case Aler, Regione ha contribuito alla realizzazione di alloggi universitari a canone calmierato (in media 350 euro al mese).

La mappa della riqualificazione Aler-Regione per gli studenti

L’inaugurazione dello studentato Marie Curie nel quartiere Mazzini  è solo l’ultimo di una serie di iniziative sigliate da Regione Lombardia e Aler per accogliere gli studenti fuori sede. I progetti portati avanti riguardano: il pensionato studentesco con 110 posti alloggio gestiti da un operatore economico nel quartiere Stadera a sud di Milano; il campus Martinitt con 439 posti letto a gestione Aler e Università Statale; lo studentato di Via Sforza Ripamonti in locazione all’Università Statale che accoglie 316 giovani ed infine c’è lo studentato diffuso con 195 posti letto gestito da associazioni, cooperative ed enti e altri 1100 affittati direttamente da Aler agli studenti.

Come richiedere un posto nello studentato Aler

Gli studenti fuori sede interessati ad una soluzione abitativa negli studentati Aler dovranno presentare domanda all’Ufficio Housing Universitario. Dovranno essere iscritti ad un Ateneo di Milano; avere un reddito ISEE della famiglia di provenienza non inferiore a 16001,00 euro e una distanza tra residenza e luogo di studio non inferiore a 30 km. Per informazioni consultare il sito di Aler Milano.

 

 

Di Federica Bosco

Giornalista professionista e scrittrice, responsabile e coordinatrice del blog Obiettivo Milano

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