Arnaldo Andreoli è il direttore dell’Unità Operativa della Riabilitazione Specialistica dell’Ospedale Luigi Sacco, un ambito che oggi ha un ruolo fondamentale per riprendere in mano la vita dopo la malattia. Lo incontriamo nel suo studio al piano terra del padiglione 1 dell’ospedale Sacco, dove ogni giorno coordina una squadra di professionisti che seguono i pazienti usciti dalla terapia intensiva.

Quei sintomi post Covid da non trascurare

«L’emergenza pandemica ha determinato la cosiddetta sindrome post Covid – dice -. Abbiamo riscontrato i primi casi già nel marzo 2020 con importanti sequele: danni dal punto di vista neuromotorio e, nel 10% dei casi, respiratorio». Mentre le conseguenze sui polmoni sembrano risolversi, nella maggior parte dei casi, entro tre, sei mesi dalla negativizzazione del tampone, i problemi neuromotori permangono per molto tempo. Sono quelli che destano maggiore preoccupazione.

«Astenia e importanti deficit di deambulazione con disturbi dell’equilibrio sono solo alcuni dei danni che permangono nei pazienti reduci dal Covid – spiega Andreoli -. Senza dimenticare la sindrome depressiva che interessa molti di coloro che sono stati intubati e pronati. Hanno avuto, di conseguenza, un condizionamento di tutto il fisico. Devono quindi essere riportati ad una normalità.  Un po’ come accade in un atleta infortunato su cui occorre lavorare a 360 gradi con un percorso di sartoria riabilitativa. Da questo punto di vista abbiamo allestito un team guidato da un fisiatra esperto, il dottor Fabrizio Gervasoni, che con una strumentazione avanzata ha messo a punto una terapia robotica sul paziente».

Un robot per rilevare i deficit motori

Hunova è un dispositivo robotico dotato di pedana che permette di valutare il deficit di postura e al tempo stesso potenziare, attraverso esercizi mirati di rinforzo muscolare, il fisico debilitato. Osserviamo una paziente che viene accompagnata dal fisioterapista al centro della macchina per eseguire, attraverso le indicazioni date in uno schermo, una serie di esercizi semplici: dal mantenimento dell’equilibrio, alla rotazione del tronco, dalla flessione in avanti ai piegamenti sulle gambe.

Mancanza di equilibrio e dolori diffusi, sintomi da non sottovalutare

Durante la seduta riabilitativa un computer collegato registra eventuali problemi di equilibrio, posturali, neurologici o motori.

«I sintomi che lamentano i pazienti con sindrome post Covid sono: dolori diffusi e mancanza di equilibrio.  Hanno la percezione che qualcosa non funzioni più come prima nel cammino o  nell’esecuzione delle attività di vita quotidiana. Questi disturbi possono interessare anche coloro che hanno avuto un decorso della malattia paucisintomatico – spiega Fabrizio Gervasoni, fisiatra e coordinatore dello studio -. Questo robot consente, attraverso l’intelligenza artificiale, di rilevare tutte le difficoltà di equilibrio, postura e movimento e di creare percorsi riabilitativi mirati sui pazienti». Discorso analogo, ma con modalità differenti, viene proposto ai pazienti a distanza, grazie alla telemedicina. «In questo caso si avvia un percorso di tele riabilitazione grazie a una valigetta che viene consegnata al paziente e che permette, con l’ausilio di un tablet e di una serie di sensori, di monitorarlo direttamente a casa sua», sottolinea Gervasoni.

Con la telemedicina i pazienti si curano a distanza

I pazienti ricevono a domicilio una valigetta con uno spirometro. questa serve a valutare la funzione respiratoria, mentre alcuni dispositivi da applicare sugli arti permettono di monitorare il movimento. Grazie ad una telecamera, presente nella valigetta, il fisioterapista riesce ad essere in contatto con il paziente e lo indirizza nel posizionare i sensori e i dispositivi per eseguire l’esercizio. Attraverso lo schermo, poi, il medico e il fisioterapista potranno verificare la qualità dell’esecuzione.

Di Federica Bosco

Giornalista professionista e scrittrice, responsabile e coordinatrice del blog Obiettivo Milano

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